La planimetria originale risale agli inizi del XIV secolo, successivamente il palazzo venne modificato agli inizi del Settecento dai Moncada.
Il terribile nubifragio che si scatenò il 30 settembre 1837 nelle campagne adiacenti a Messina, colpendo, in particolar modo, i casali compresi fra Larderia e Bordonaro ridusse il palazzo a un rudere.
Negli anni Duemila sono stati svolti i lavori che hanno riportato alla luce il piano terreno e i lavori di ricostruzione di quanto andato distrutto dalle alluvioni e dal logorio del tempo.
Oggi la facciata è scandita verticalmente dalle finestre che spiccano nelle loro cornici in pietra calcarea e longitudinalmente da un candido e lineare cornicione marcapiano. Il portone principale si staglia tra due lesene sormontate da un arco a tutto sesto di pietre bugnate, tutto realizzato in pietra calcarea.
Bibliografia:
[1] - G. Di Marzo, Dizionario topografico della Sicilia di Vito Amico, Salvatore Di Marzo, 1858, pp. 581-582.
[2] - I manoscritti della Biblioteca comunale di Palermo, vol. 1, Tipografia Virzì, 1884, p. 322.
[3] - Salta a: a b V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 4, Forni, 1981, pp. 643-644.
[4] - R.Martini, La Sicilia sotto gli austriaci (1719-1734), Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, 1989, p. 218.
Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Larderia
https://it.linkfang.org/wiki/Larderia
http://www.societamessinesedistoriapatria.it/biblioteca/analecta/Mellusi_Canonici_web.pdf
http://www.parrocchiazafferia.it/storia-della-parrocchia/monalla/
https://www.agorametropolitana.it/palazzo-moncada-la-magnificenza-architettonica-dei-ruderi-di-larderia/